#DeRossi mandato a scaldarsi reagisce così #ItaliaSvezia #nondiapositive – Rai 1 pic.twitter.com/iVzK8qOv8P
— nonleggerlo (@nonleggerlo) 13 novembre 2017
Daniele De Rossi prende commiato dall’azzurro: “Stasera, è finito questo biennio malamente perché il risultato fa male a chi come noi ci tiene tantissimo a questa maglia: me, i giocatori, il mister. È finito un altro percorso, quello dei vecchietti. Era nell’aria e speravo finisse tra qualche mese. Volevo smettere dopo l’Europeo 2016 perché mi piace smettere dopo un buon ricordo. Ho amato questa squadra e questa maglia: ho avuto due pelli tatuate addosso tutta la vita e abbandonarne una mi fa molto male e mi fa male sapere che non vedrò più con questa costanza gente con cui ho condiviso veramente tanto, ma anche con i nuovi. È un giorno triste ma i percorsi finiscono ed è giusto prenderne atto. Se andiamo ad analizzare la partita abbiamo ampiamente meritato ma è restrittivo e ridicolo parlare di questo perché l’Italia deve e può passare a prescindere di una barricata che loro giustamente hanno creato“. Ma è l’episodio del litigio in panchina, secondo me, a illuminare come un faro i sentimenti del capitano giallorosso per la Nazionale. Una polemica eccessiva? Forse. Ma, ragazzi, se non è amore questo, io, davvero, non saprei cosa possa esserlo: “Sull’episodio del cambio indicando Insigne al momento di scaldarsi: Se qualcuno si offende chiedo scusa, era un momento. Sono stati giorni concitati e sono cose che succedono in certi momenti, sarei voluto entrare ma pensavo ad un Insigne o un El Sharaawy. Non è successo assolutamente niente“.