Mauro Biani è un meraviglioso vignettista (oggi, lavora per Il Manifesto), illustratore, scultore. È anche educatore professionale con ragazzi diversamente abili mentali, presso un Centro specializzato. È stato anche uno scout? Direi di sì, soprattutto la sera della finale Mundial ’82. Ecco cosa accadde.
“Va bene, concedetemi una rimembranza, quella dei 14 anni. Ero caposquadriglia dei Caimani nel reparto Sirio-Sagittario del gruppo scout Roma 140, Monteverde, Donna Olimpia, per intenderci. Ci avevano appena comunicato che il Campo sotto al Gran Sasso sarebbe iniziato l’11 luglio. Ma ce lo avevano comunicato quando l’Italia era ancora a dibattersi a Vigo nel patetico girone eliminatorio… Potrebbe essere una sceneggiatura di Salvatores“.