“Io dormivo con Roberto Mancini. Ma dopo che mi fratturai il naso, iniziai a russare. E lui chiese di cambiare stanza… Riti? Un toast e una Coca-Cola, come spuntino di mezzanotte, alla vigilia di ogni partita. Uscivamo insieme. Lui era il bello. Veniva mandato in avanscoperta davanti alle ragazze. Poi arrivavo io che, dovendo contare sulle armi che avevo, le conquistavo con la simpatia. Mancini ct dell’Italia? È giusto che giocatori come noi, che hanno ricevuto così tanto dal calcio, mettano in gioco la propria reputazione e accettino un lavoro tanto prestigioso quanto complicato“.
Mandavamo avanti Mancini, con le ragazze
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Pubblicato da stepiazz
Ho scritto e parlato di Africa, televisione e calcio per il Manifesto, Africa, Peacereporter, Italpress, Kick Off, La Gazzetta dello Sport, Radio Popolare, Radio 24, Radio Capital, Radio Deejay e Mzansi Football. Dopo aver seguito i primi Mondiali africani della storia, ho pubblicato due raccolte di citazioni: "Scusi, chi ha fatto palo?" (Barbera), dedicato alla Nazionale di calcio, e "Non si finisce mai d'impanare" (EDT), grazie all'amore per il cibo. Sogno di vivere la scena finale di "Incontri ravvicinati del terzo tipo" con le mie tre figlie. Mostra tutti gli articoli di stepiazz