È morto l’ex arbitro Luigi Agnolin, uno dei più famosi, negli anni ’80. E a me dispiace molto. Lo conobbi in un villaggio vacanze in Calabria, a Sellia Marina, nell’agosto del 1986. Lui era reduce da Mexico ’86, io dall’esame di quinta elementare, quindi forse era logico che dovessimo incontrarci. Comunque, a mio padre restavano un paio di mesi e mia zia mi portò laggiù in vacanza. Agnolin era una sorta di “ospite lavoratore”: per un paio d’ore al giorno, curava la scuola calcio per i bambini del villaggio. Era simpatico, gentile. Sua moglie, medico, mi visitò anche a un piede. Soprattutto, però, aveva due figlie molto carine: Marta, di 14 anni, fuori portata, e Caterina, di 10. Mi innamorai perdutamente. Ma leggevo fantascienza e giravo con l’inalatore per l’asma, a 11 anni, quindi la cosa finì lì. Anzi, non iniziò nemmeno, ma pazienza.