(Renzo Vergnani)
(La gioia degli italiani dopo l’1-0 all’Argentina – Immagine di Augusto Bizzi)
Inosmma, è andata bene, molto bene, ma resta l’impressione della beffa: vinciamo il girone a punteggio pieno ma, agli ottavi, ci toccano vicecampioni del mondo in carica dell’Angola (diretta Facebook, oggi a mezzanotte, sulla pagina di San Juan TV), secondi solo alla corazzata russa. Proprio i russi campioni del Mondo e i turchi campioni d’Europa erano, alla vigilia, i veri spauracchi di questa Coppa. Certo, nessuno poteva immaginare che l’Angola, rivelazione iridata di quattro anni fa, squadra molto veloce e potente, sarebbe arrivato secondo nel proprio girone alle spalle della rivelazione Haiti (che ha relegato la Spagna fra le migliori terze). Il ct Azzurro Vergnani non è tranquillo (potete biasimarlo?): “Pur arrivando primi, il sorteggio non è stato favorevole perché abbiamo pescato la più forte delle seconde. Per arrivare lontano, però, si devono battere le squadre migliori e noi giocheremo come sappiamo, con la consapevolezza dei nostri mezzi“. Fin qui, il verdetto del campo è stato cristallino: gli Azzurri sono forti, compatti, un pessimo cliente per chiunque, in Messico. Battute la Francia per 2-1 (ma dominando dall’inizio alla fine) e l’Argentina 1-0 (con un catenaccio e una sofferenza degni di Italia-Olanda a Euro 2000, megaprestazione del portiere compresa), l’Italia si è lasciata alle spalle l’Albiceleste (seconda) e i transalpini (terzi) e, ora, sa di poter arrivare in fondo.
(“In Angola -ci dice Stefano Francesco Tollu, per anni missionario a Luanda- , se dovessero vincere la partita, saranno sicuramente super seguiti per la filosofia del Black African Pride”)
Oggi, a San Juan De Los Lagos, oltre a Italia-Angola, si giocheranno anche le altre partite degli ottavi di finale: Inghilterra-Argentina, Brasile-Francia, Haiti-Polonia, Colombia-Spagna, Messico-Giappone, Turchia-Irlanda e Russia-Kenya.