“Quando perdi resta solo amarezza, quello conquistato prima viene cancellato. Vero, il cammino è stato positivo ma se non vinci è come non avessi fatto niente“.
(Andrea Pirlo, dopo Euro 2012)
Fabrizio Bocca, nella sua rubrica Bloooog!, affronta il “curioso” caso del Pallone d’Oro assegnato al madridista Luka Modric.
“Credo che nessuno avrebbe sopportato, per pura e semplice monotonia, un altro Pallone d’Oro a Ronaldo e Messi, e dunque è benvenuto – dopo dieci anni – quello a Luka Modric, campione maturo che nel 2018 ha vinto la Champions League col Real Madrid ed è arrivato in finale al Mondiale di Russia con la sua Croazia. È il vincitore, Modric, di un Pallone d’Oro 2.0, il premio più importante di un’epoca nuova. Modric è un grande giocatore che sintetizza nel suo calcio tutte le qualità che deve avere un eccellente centrocampista: visione di gioco, geometria, ritmo, dribbling. Probabilmente era inevitabile che il Pallone d’Oro finisse a lui. Ma lo dico molto chiaramente: è anche un chiaro passo indietro rispetto al calcio travolgente e totalizzante di Messi e Ronaldo. Messi e Ronaldo stanno perfettamente in quel Pantheon pagano di dei del pallone che contempla Pelé, Maradona, Crujff e pochissimi altri. Modric no, Modric è di passaggio, è un campione che unisce l’era dei campioni globali a un futuro che ancora non esiste, giovani non ancora assunti alla perfezione assoluta di Messi e Ronaldo. Un giorno forse saranno Mbappé o Neymar, Dele Alli o Asensio, chissà…“.
“Modric è uno straordinario giocatore di servizio, ma non fa gol, se non raramente, non lo considera nemmeno un suo compito, gira lontano dalla porta. È insomma un Pallone d’Oro molto da intenditori, da fanatici delle diagonali e della geometria, ma non ruba la scena come gli altri. Una rovesciata alla Ronaldo o un gol coast to coast alla Messi non glielo vedi fare. È uno forse indispensabile, ma non tutti se ne accorgono. È un ritorno insomma ai Palloni d’Oro di Nedved, Cannavaro, Owen o Sammer, che è giusto forse lo abbiano vinto ma non hanno fatto la storia del calcio. Insomma -qui, Bocca arriva davvero al cuore della questione- se vince un Pallone d’Oro Modric uno si chiede perché non lo abbiano vinto Pirlo o Totti (che invece nello stesso giorno si sono beccati un doveroso premio alla carriera da parte del sindacato italiano dei calciatori)“.
“Non lo hanno vinto, Pirlo o Totti, -conclude il giornalista di Repubblica– perché dovevano nascere un po’ prima o un po’ dopo Messi & Ronaldo. Come del resto, altrove, è capitato a Xavi o Iniesta. Perché insomma, questi straordinari centrocampisti, secondo me anche un piano sopra Modric, non si trovavano al posto giusto, nel club giusto e al momento giusto. Ma è così, non bisogna farsene un rammarico, non si può deformare il tempo a proprio piacere. Modric si è fatto trovare al posto giusto, nel club giusto, al momento giusto non appena la parabola di Messi & Ronaldo si è compiuta. (Per adesso…)“.
Fra gli Azzurri ai quali è stato negato il Pallone d’Oro, noi mettiamo anche Paolo Maldini e Franco Baresi, ma il punto è: che ne pensate del ragionamento di Bocca? Siete d’accordo (Modric un passo indietro rispetto a Ronaldo/Messi e meno forte di Pirlo/Totti) o credete che sottovaluti il centrocampista croato?