“Zaniolo è sempre più Azzurro –scrive IlRomanista.eu-. Il centrocampista giallorosso ha fatto registrare la sua seconda presenza con la Nazionale maggiore. (…) Dopo aver esordito contro la Finlandia, il numero 22 della Roma ha trovato ancora spazio subentrando al 57′ (contro il Liechtenstein, ndr), al posto di Jorginho“. Nonostante i dubbi che circondavano il giovane centrocampista a inizio stagione, già un mese fa Igor Zaniolo, padre-manager di Nicolò, si diceva molto sicuro dei mezzi del ragazzo, parlando con il sito VoceGialloRossa.it: “Ho sempre creduto e supportato mio figlio anche quando, in passato, le cose non sembravano andare per il verso giusto. Nicolò sta facendo benissimo e spero che continui così ma tenendo ben saldi i piedi per terra, come abbiamo fatto fino ad ora“.
Oggi, Zaniolo senior rilascia un’intervista a Giacomo Iacobellis, per TuttoMercatoWeb, parlando dell’ottimo momento del figlio.
Zaniolo, a 19 anni suo figlio sembra già un veterano. Qual è il suo segreto?
“La forza di Nicolò è senza dubbio la freddezza mentale. Ha un’innata sicurezza nei propri mezzi che gli consente di mostrare il suo valore a prescindere dall’avversario e dall’importanza di una partita“.
Tra Roma e Nazionale, quest’anno in effetti è andato ben al di sopra di ogni più rosea aspettativa…
“Ha stupito anche me, devo essere sincero. Sapevo bene che nel corso degli anni Nicolò avrebbe potuto fare qualcosa di buono, raggiungendo risultati importanti, ma effettivamente non mi sarei mai aspettato di vederlo a questi livelli così in fretta“.
E pensare che a inizio anno in tanti avevano criticato quella convocazione un po’ a sorpresa arrivata da Mancini.
“La chiamata a sorpresa del ct Mancini ha accelerato non poco il processo di Nicolò. Insieme all’esordio in Champions contro il Real Madrid, la Nations League con gli azzurri gli ha dato infatti ancora più consapevolezza e fiducia. I risultati, d’altronde, finora parlano da soli“
La prima svolta della sua carriera, a posteriori, è stata però la “bocciatura” della Fiorentina.
“Lo spirito di rivalsa dopo l’addio alla Fiorentina lo ha sicuramente aiutato. Quanto accaduto a Firenze ha formato il carattere facendolo crescere mentalmente“.