Quando nelle telecronache si sente dire “uomo assist” la parola chiave è “assist”. Qua, invece, la parola chiave è “uomo”.
(Tommaso Labate)
Ricordate gli attacchi e gli sfottò ad Antonio Candreva per i cross sbagliati (anche) contro la Svezia? Ecco, potete dimenticarveli, perchè il cross più bello se lo era tenuto per l’occasione più importante.
Lo avrete letto tutti: una bambina della scuola elementare Giacomo Zanella di Minerbe, in provincia di Verona, si è trovata in grande difficoltà, perchè la sua famiglia, di origine straniera, non era in grado di pagare la retta, quindi per lei, in mensa, il pasto è stato ridotto. Niente di cucinato, solo una scatoletta di tonno e un pacchetto di crackers al giorno. Nel caso vi fosse sfuggito, rileggete pure con calma, vi aspetteremo qui. Attorno alla vicenda, come era ovvio, si è accesa la polemica politica, ma Antonio Candreva è passato ai fatti: secondo quanto riporta il quotidiano veronese L’Arena, il centrocampista dell’Inter ha telefonato al sindaco di Minerbe, Andrea Girardi, garantendo che si si sarebbe occupato del pagamento della retta.
“Un bel calcio ai disumani e ai razzisti che già godevamo per la punizione inferta dal sindaco leghista“, come scrive Luca Caputa, e noi siamo d’accordo, ma è davvero un calciatore a doversi fare carico delle ingiustizie perpetrate dalle “Istituzioni”?
(Per inciso, era davvero necessaria questa ripicca nei confronti di una bambina delle elementari? È questa la forza che stiamo insegnando ai nostri figli?)