“La staffetta? Una cosa così poteva succedere solo in Italia. Nel ’70 il Brasile aveva quattro numeri 10, come la Francia di Hidalgo nell’82. La finale col Brasile, inizio alle 12 messicane, nacque male. Hai presente la foto del primo gol, Pelé di testa? Bene, avevi notato che Pelé salta dritto mentre Burgnich è sbilenco?… Continua a leggere Mazzola: “La staffetta del ’70? Poteva succedere solo in Italia”
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Tarcisio Burgnich, da Pascutti a Pelè
“Io pensavo che Pelè fosse un essere umano. Salto, salto, salto, istintivamente alzo il braccio. Quando poi la forza di gravità mi richiama a terra, lui è ancora lassù“. (Tarcisio Burgnich) (21 giugno 1970, Brasile-Italia 4-1) Burgnich in qualche modo è legato a due fotografie: Pelé in elevazione segna di testa, Pascutti in tuffo segna… Continua a leggere Tarcisio Burgnich, da Pascutti a Pelè
Burgnich 5, Facchetti 5
(Immagine: Jairzinho tra Facchetti e Burgnich. Pelè osserva) “Finita la bella festa -scriveva Gianni Brera dopo la quaterna incassata dagli Azzurri a Città del Messico-. Il Brasile è campione del mondo per la terza volta. La preziosa, prestigiosa Coppa Rimet, dopo quarantanni di splendide competizioni, in clima di rinnovata e affascinante incertezza va, com’è giusto,… Continua a leggere Burgnich 5, Facchetti 5
“Ezio era una faina”.
“Riva, Boninsegna, Pascutti: tutta gente che oggi segnerebbe 40 gol a campionato. Gigi era forte e tecnico, Bobo furbo e coraggioso, Ezio una faina, se te lo scordavi un attimo faceva gol.” (Tarcisio Burgnich) (Nell’immagine, da sinistra: Boninsegna, Burgnich e Riva)